lunedì 24 ottobre 2016

La scienza del colore - Step 06

Salve ragazzi, con questo post voglio analizzare la scienza del colore.

La luce visibile è l’insieme di una vasta gamma di radiazioni elettromagnetiche con lunghezza d'onda compresa tra 380 nm e 760 nm.

A ogni valore di lunghezza d'onda corrisponde un raggio monocromatico che (per i valori compresi negli estremi indicati) ha la capacità, colpendo la retina dell’occhio, di trasmettere la sensazione al cervello sotto forma di uno stimolo definito colore. Il colore è così la sensazione rilevata dal sistema occhio-cervello in presenza di una delle suddette radiazioni.



L'individuazione di un raggio monocromatico avviene sovente tramite la sua frequenza caratteristica che, nel caso del giallo, si aggira intorno ai 508-526 THz che corrispondono in lunghezza d'onda a 570-590 nm e da ciò, facendo riferimento all'equazione di Plank (Energia = frequenza  d'onda  * costante di Plank) si deduce che il giallo è meno energetico di viola, blu e verde, ma più energetico di arancione e rosso. Nella figura sottostante è possibile osservare lo spettro Raman del Giallo di Napoli.



Dall'analisi dello spettro si definisce anche la teoria dei colori Complementari.
Infatti, se si sottraggono una o più lunghezze d’onda dalla luce bianca, il fascio luminoso risultante diventa colorato.
Più precisamente, il colore è tale che, rimescolato con quello sottratto, riforma la luce bianca di partenza.
 I due colori che, unendosi, danno luce bianca, si dicono complementari.



Il colore complementare del Giallo di Napoli ha codice hex #5e7efa ed è un Blu Tenue corrispondente alla terna RGB (37,49,98)

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